giovedì 13 dicembre 2012

S. Andrea il primo chiamato

S. Giorgio in Lemine, S. Andrea


Santo Apostolo Andrea Il primo chiamato (Pervozvyannii)

degno di ogni lode

30 Novembre (13 Dicembre)

 

 

Lettura del Santo Evangelo secondo Giovanni

1,35-51

 

Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli; e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l’Agnello di Dio!» I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. Gesù, voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» Egli rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.

Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. Egli per primo trovò suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol dire Cristo); e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»).

Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea; trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, della città di Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio di Giuseppe». Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». Gesù vide Natanaele che gli veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è frode». Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». Natanaele gli rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele». Gesù rispose e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo».

 

 

Sant’Andrea il primo chiamato

 

Il Santo Apostolo Andrea Il primo chiamato (Pervozvyannii) è stato il primo degli Apostoli alla sequela di Cristo, fu lui che poi portò suo fratello, il santo apostolo Pietro, a Cristo (Giovanni 1,35-42). Il futuro apostolo era di Bethsaida, e dalla sua giovinezza si era volto a Dio con tutta la sua anima. Non era sposato e lavorava con il fratello come pescatore. Quando il Santo Profeta, Precursore e Battista Giovanni cominciò a predicare, S. Andrea divenne il suo discepolo più stretto. San Giovanni Battista inviò a Cristo i suoi due discepoli, i futuri Apostoli Andrea e Giovanni il Teologo, dichiarando Cristo l’Agnello di Dio.

Dopo la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, S. Andrea andò verso le terre orientali per predicare la parola di Dio. Attraversò l’Asia Minore, la Tracia, la Macedonia, raggiunse il Danubio, andò lungo la riva del Mar Nero, per la Crimea, la regione del Mar Nero e lungo il fiume Dniepr salì al luogo in cui si trova ora la città di Kiev.

Si fermò una notte sulle colline di Kiev. Al sorgere del giorno disse ai discepoli che erano con lui: “Guardate queste colline, su di esse risplende la benevolenza di Dio, e una grande città sorgerà qui, e Dio susciterà molte chiese?”. L’apostolo salì sulla cima delle colline, le benedisse e innalzò una croce. Dopo aver pregato, andò ancora di più lontano lungo il Dniepr e raggiunse una colonia degli slavi, dove fu costruita Novgorod. Da qui l’apostolo attraversò la terra dei Variaghi verso Roma per predicare, e di nuovo tornò in Tracia, dove nel piccolo villaggio di Bisanzio, futura Costantinopoli, fondò la Chiesa di Cristo. Il nome del santo Apostolo Andrea collega la madre, la Chiesa di Costantinopoli, con la figlia, la Chiesa Russa.

Nei suoi viaggi l’apostolo primo chiamato sopportò molte sofferenze e tormenti da parte dei pagani, che lo cacciarono fuori dalle loro città e lo picchiarono. A Sinope lo lapidarono, ma rimase illeso, e il perseverante discepolo di Cristo continuò a predicare alla gente il Salvatore. Attraverso la preghiera dell’Apostolo, il Signore operava miracoli. Dall’opera del Santo Apostolo Andrea sono state fondate molte Chiese cristiane alle quali ha dato vescovi e clero. L’ultima città verso cui l’Apostolo è andato fu Patrasso, ove era destinato a subire il martirio.

A Patrasso il Signore ha operato molti miracoli attraverso il suo discepolo. I malati erano guariti, i ciechi ricuperavano la vista. Per le preghiere dell’Apostolo, l’illustre cittadino Sosios fu sanato da una grave malattia; guarì Massimilla, moglie del governatore di Patrasso, e suo fratello Stratokles. I miracoli compiuti dall’Apostolo e il suo eloquio di fuoco illuminarono quasi tutti i cittadini della città di Patrasso con la vera Fede.

Pochi pagani erano rimasti a Patrasso, ma tra loro vi era il prefetto della città, Aegeatos. L’apostolo Andrea più volte si rivolse a lui con le parole dell’Evangelo, e neanche i miracoli dell’Apostolo convinsero Aegeatos. Il santo Apostolo con amore e umiltà sollecitò la sua anima, cercando di rivelargli il mistero cristiano della vita eterna, attraverso la potenza miracolosa della Santa Croce del Signore. Ma Aegeatos adirato diede l’ordine di crocifiggere l’apostolo. Il pagano pensava che avrebbe così reso nulla la predicazione di S. Andrea se lo avesse messo a morte sulla croce.

S. Andrea il primo chiamato accettò la decisione del prefetto con gioia e pregando il Signore, andò volentieri al luogo dell’esecuzione. Al fine di prolungare la sofferenza del santo, Aegeatos diede ordine di non inchiodare le mani e i piedi del santo, ma di legarlo alla croce. Per due giorni l’apostolo insegnò ai cittadini che erano lì riuniti. La gente nell’ascoltarlo ebbe pietà di lui con tutta l’anima e cercò di toglierlo dalla croce. Temendo una rivolta del popolo, Aegeatos diede ordine di fermare l’esecuzione. Ma il santo apostolo iniziò a pregare perché il Signore gli concedesse la morte sulla croce. Proprio mentre i soldati cercavano di prendere l’Apostolo Andrea, persero il controllo delle loro mani. L’apostolo crocifisso, dopo aver dato gloria a Dio, disse: “Signore Gesù Cristo, accogli il mio spirito”. Poi un raggio ardente della luce divina illuminò la croce e il martire crocifisso su di esso. Quando la luce svanì, il santo apostolo Andrea aveva già reso la sua anima santa al Signore. Massimilla, la moglie del prefetto, fece deporre il corpo del santo dalla croce, e lo fece seppellire con onore.

Qualche secolo più tardi, sotto l’imperatore Costantino il Grande, le reliquie del Santo Apostolo Andrea furono solennemente trasferite a Costantinopoli e poste nella chiesa dei Santi Apostoli accanto alle reliquie del santo evangelista Luca e di San Timoteo il discepolo di San Paolo.

 

 

Tropario, tono 4

Andrea, primo chiamato degli Apostoli e fratello del primo discepolo, prega il Signore di tutti di concedere la pace al mondo e alle nostre anime la grande misericordia.

 

Kontakion, tono 2

Lodiamo Andrea, l’araldo di Dio, che trae il nome dal coraggio, il primo chiamato tra i discepoli del Salvatore e fratello di Pietro. Affinché, come una tempo chiamò suo fratello, così ora gridi anche a noi: “Venite, perché abbiamo trovato Colui che è il desiderio del mondo!”.

 

 

 

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