lunedì 25 febbraio 2013

Dai Moralia in Iob di san Gregorio il Dialogo



Settimana del Fariseo e del Pubblicano

 

Dai Moralia in Iob di san Gregorio il Dialogo, papa di Roma antica

 

Con quale attitudine il fariseo, che saliva al Tempio per farvi la sua preghiera, e aveva fortificato la cittadella della sua anima, si disponeva a digiunare due volte la settimana e pagare le decime di quanto possedeva. Dicendo «O Dio, ti ringrazio», è ben chiaro che aveva messo in atto tutte le precauzioni immaginabili per premunirsi. Ma lascia una breccia aperta ed esposta al suo nemico aggiungendo: «Che non sono come questo pubblicano». Così, con la vanità, ha concesso al suo nemico di poter entrare nella città del suo cuore, che purtuttavia egli aveva chiuso con i chiavistelli dei suoi digiuni e delle sue elemosine.

Tutte le altre precauzioni sono dunque inutili, quando rimane in noi qualche apertura attraverso la quale il nemico possa entrare... Questo fariseo aveva vinto la gola con l’astinenza; aveva superato l’avarizia con la generosità... Ma quanti sforzi in vista di questa vittoria sono stati annientati da un solo vizio? dalla breccia di una sola colpa?

Per questo, bisogna non soltanto pensare a praticare il bene, ma anche vegliare con cura sui nostri pensieri, per tenerli puri nelle nostre opere buone. Perché se sono fonte di vanità o di superbia nel nostro cuore, combattiamo allora soltanto per vana gloria, e non per la gloria del nostro Creatore.

 

 

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