martedì 16 ottobre 2012

Due fratelli andarono dall’abbà Antonio…



 
 
Un giorno due fratelli si posero in viaggio per andare a trovare il santo abbà Antonio. Cammin facendo, venne a mancare loro l’acqua: l’uno morì e l’altro sentì che anche lui non sarebbe vissuto ancora per molto; non avendo ormai la forza di camminare, giaceva al suolo attendendo la morte. Antonio, che era seduto sulla montagna, chiamò due monaci che si trovavano nelle vicinanze e li esortò: “Prendete una brocca d’acqua e correte sulla strada che conduce in Egitto: due fratelli venivano qui, l’uno è appena spirato e l’altro non tarderà molto a seguirlo, se non andate in fretta. Ciò mi è stato manifestato mentre stavo in preghiera”. I monaci si posero in cammino, e trovarono uno morto e lo seppellirono, e rimisero l’altro in forze con l’acqua. Lo condussero all’anziano, giacché distavano una giornata di cammino.
 
A qualcuno verrà da chiedersi perché Antonio non avesse detto niente prima della morte del fratello: domanda fuori luogo. Non spettava ad Antonio decidere la morte, ma a Dio, il quale decise di lasciar morire quell’uomo e di rivelare ad Antonio solo il caso secondo. Ciò che vi è di ammirevole da parte di Antonio è il fatto che, seduto sul monte, aveva il cuore sobrio e il Signore gli rivelò avvenimenti lontani. Potete vedere che Antonio, grazie alla sobrietà del suo cuore, fu gratificato della visione divina e della vista a distanza. Perché “Dio, ci dice Giovanni Climaco, si manifesta allo spirito nel cuore dapprima per purificare colui che lo ama e poi come una luce che fa risplendere lo spirito e lo rende deiforme”.

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