HALLOWEEN, UNA FESTA NEOPAGANA ED ANTICRISTIANA[1]
Holy New Martyrs of Russia Parish Bulletin,
Mulino, OR.
Tradotto per © Tradizione Cristiana da E. M.
ottobre 2011
L’allegra festa della Zucca (Halloween)
Siamo in quel periodo dell’anno in cui la società
secolare in cui viviamo si sta preparando per la festa di Halloween. Molti non
conoscono le sue radici spirituali e la sua storia, e perché essa contraddice
gli insegnamenti della Chiesa. La festa di Halloween ebbe origine in epoca
pre-cristiana tra i popoli celtici di Gran Bretagna, Irlanda e Francia
settentrionale. Questi popoli pagani credevano che la vita nascesse dalla morte.
Quindi celebravano l’inizio del “nuovo anno” in autunno (alla vigilia del 31
ottobre e nel giorno del 1° novembre), quando cominciava, come si credeva, la
stagione del freddo, del buio, del decadimento e della morte. Una celebrazione
che alcuni chiamavano Samhain[2], una festa mitico-rituale che presentava aspetti di
culto orgiastico, di rottura delle norme tradizionali e di riti di propiziazione
e fecondazione. A quest’ultimo proposito antichi testi gaelici irlandesi parlano
di sacrifici di primogeniti di animali (ma si ipotizza si facessero anche
offerte di sacrifici umani), offerti all’idolo Cromm Cruaich[3] (“Testa del Tumulo”). Tale uso crudele sarebbe stato
abolito da san Patrizio (“Dindshenchas di Mag Slecht”; Vita Triplice, I,
90-91)[4].
Da un punto di vista cristiano ortodosso, possiamo
vedere associate a questa festa molte credenze e pratiche diaboliche, che hanno
resistito fino ai nostri tempi. Alla vigilia della festa del Nuovo Anno, i
Druidi, che erano i sacerdoti del culto celtico, incaricavano la loro gente di
spegnere tutti i focolari e le luci. La sera della festa veniva acceso un enorme
falò fatto con rami di quercia (la quercia era considerata sacra dai Celti). Su
questo fuoco venivano bruciati i sacrifici come offerta, al fine di placare e
allettare Cromm Cruaich, il Principe della Morte. Si credeva anche che Cromm
Cruaich, essendo lieto dalle offerte, permettesse in questo giorno di festa alle
anime dei defunti di tornare alle loro case per una visita. È da questa
convinzione che è venuta la pratica di vagare nel buio in costumi imitando
fantasmi, streghe, folletti, fate, ecc... La vita è entrata in amicizia e
comunione con la morte attraverso quello che era, ed è ancora, un atto rituale
di imitazione, attraverso il costume e l’atto di vagare nel buio della notte,
come si credeva vagassero le anime dei morti.
Il dialogo di trick or treat – dolcetto o scherzetto[5] è anche parte integrante di questo sistema di credenze
e pratiche. Si credeva che le anime dei morti che erano entrate nel mondo delle
tenebre, del decadimento e della morte, e quindi in totale comunione e
sottomissione a Cromm Cruaich, portassero l’afflizione della grande fame in
occasione della loro visita durante la festa. Da ciò è scaturita la pratica
dell’accattonaggio, che era anche una messa in atto rituale e l’imitazione di
ciò che i Celti credevano essere le attività delle anime dei morti nelle loro
visite nella festa. Associata a questa c’era anche l’ulteriore implicazione che
se le anime dei morti e dei loro imitatori non fossero state placate con la
“tratta” (ingl. treats), cioè le offerte, allora l’ira e la rabbia
di Cromm Cruaich si sarebbero scatenate attraverso un sistema di “trucchi”
(ingl. tricks), cioè maledizioni. Questo è il vero significato di
questa festa pagana.
È quindi evidente che per un cristiano ortodosso
parteciparvi a qualsiasi livello, è impossibile e idolatra, risolvendosi in un
autentico tradimento di Dio e della Chiesa. Se vogliamo partecipare all’atto
rituale di imitare i morti e vagare nelle tenebre chiedendo dolci per
tratta o offrendoli ai bambini, allora abbiamo volutamente cercato la
comunione con i morti, nella quale il Signore non è Cromm Cruaich, bensì
Satana[6]. È a Satana dunque che queste tratte sono
offerte, non ai bambini.
Ci sono altre pratiche connesse con Halloween da cui
dobbiamo stare lontani, come la stregoneria, la cartomanzia, la divinazione, i
giochi d’azzardo, la magia e l’intaglio di una brutta faccia su di una zucca per
poi metterci una candela accesa all’interno trasformandola così nel famigerato
Jack O’Lantern[7]. La zucca (anticamente erano utilizzate altre verdure)
veniva scolpita dai Celti a imitazione dei morti e utilizzata per trasmettere la
nuova luce (dal sacro fuoco della quercia), alla casa dove veniva lasciata
bruciare la lanterna nella notte. Questa “santa lanterna” non è altro che
un’imitazione della vera santa luce votiva (lampada) offerta innanzi all’icona
di Cristo e dei santi. Anche l’uso e l’esposizione di Jack O’Lantern comporta la
partecipazione a questa festa della “morte” in onore di Satana.
I Santi Padri del primo millennio (un tempo in cui la
Chiesa era una e rigorosamente ortodossa) avevano contrastato questa festa
pagana Celtica, introducendo la festa di Tutti i Santi[8]. È da essa che è venuto il termine Halloween. La parola
Halloween ha le sue radici nell’antico inglese All Hallow E’en, cioè
“Vigilia di commemorazione di tutti coloro che sono stati santi (santificati)”.
Purtroppo, a causa di una mancanza di conoscenza o di comprensione, la festa
pagana celtica che si celebra lo stesso giorno della festa cristiana di Tutti i
Santi (nella cristianità occidentale) è finita per essere conosciuta come
Halloween.
La gente che era rimasta pagana e quindi anti-cristiana
reagì al tentativo della Chiesa di soppiantare la loro festa celebrando questa
sera con maggior fervore. Molte di queste pratiche comportarono la profanazione
e l’irriverente dileggio della Chiesa e delle sacre reliquie. Le cose sante,
come le croci e la riserva eucaristica, venivano rubate e utilizzate in modo
perverso e sacrilego. La pratica dell’accattonaggio (delle offerte) divenne un
sistema di persecuzione designato a perseguitare i cristiani che erano, per loro
convinzioni, impossibilitati a partecipare facendo offerte a coloro che
servivano il Signore della Morte.
Si può vedere nella società occidentale contemporanea
che il tentativo della Chiesa d’Occidente di soppiantare la festa pagana con una
festa cristiana non è riuscito. Come ha fatto allora qualcosa che è in così
evidente contraddizione con la santa fede ortodossa ad essere stata accettata
tra i cristiani?
La risposta è l’apatia spirituale e la svogliatezza, che
sono le radici spirituali dell’ateismo e dell’allontanamento da Dio. La società
di oggi adduce che Halloween e altre simili festività, nonostante la loro
manifesta origine pagana e idolatra, sono comunque innocue e senza nessuna
conseguenza. Ad una più attenta considerazione, queste feste pagane sono la
fonte di distruzione di qualsiasi tipo di fondamento spirituale e portano
all’incredulità e all’ateismo assoluto.
Halloween mina le basi stesse della Chiesa, che è stata
fondata sul sangue dei martiri, che avevano rifiutato, dando la loro vita, di
partecipare a qualsiasi forma di idolatria.
La santa Chiesa deve assumere una posizione ferma nel
contrastare qualunque tipo di evento pagano. Cristo ci ha insegnato che Dio è il
giudice in tutte le nostre azioni e convinzioni e che siamo o PER DIO o CONTRO
DIO. Non vi può essere un approccio neutrale o una via di mezzo.
Oggi assistiamo ad un revival di culti satanisti, si
parla di messe sataniche condotte nella notte di Halloween. I bambini vengono
rapiti dai satanisti per i loro sacrifici rituali. Preti ortodossi vengono
uccisi ritualmente, come è successo più di una volta in California. Ovunque
Satana è proteso a irretire il maggior numero possibile di persone innocenti. Le
edicole sono piene di materiale sullo spiritismo, fenomeni soprannaturali,
sedute spiritiche, profezie e tutti i tipi di opere ispirate dal demonio. Queste
opere servono tutte Satana, perché non sono il frutto del Santo Spirito, ma il
frutto dello spirito di questo mondo.
Halloween non è una festa
per bambini!
È questo il giorno più solenne per streghe, stregoni e
adoratori del demonio in tutto il mondo in cui tentano di interrompere la Veglia
di preghiera del cristiano per Tutti i Santi (secondo il calendario latino). Con
tutte queste forze malvagie che si manifestano in questa sera, che cosa pensiamo
quando mandiamo i nostri figli fuori nella notte, e peggio li facciamo passare
come piccoli demoni, spiritelli maligni, streghe e alieni?
Deve essere rigorosamente evitato il Dolcetto
o scherzetto. Nella migliore delle ipotesi, si insegna ai nostri figli a
mendicare o minacciare per avere caramelle, nel peggiore dei casi, è pericoloso
e ricostruisce le pratiche di un culto satanico del passato. Dobbiamo anche
evitare ogni sorta di party o festa di Halloween così come le decorazioni nelle
nostre case. Se i nostri figli frequentano scuole che tengono tali feste, non
importa in quale giorno, non devono partecipare.
Oggi, le scuole abbracciano apertamente il male come un
tema interessante e tutto il mese è dedicato ad attività di Halloween. Pertanto,
i bambini ortodossi che non sono scolarizzati a casa devono essere tenuti fuori
dalla scuola durante il mese di ottobre, o almeno durante l’ultima settimana di
ottobre.
Per combattere queste influenze del male, la Chiesa
celebra in questa notte la Veglia di san Giovanni di Kronstadt[9]. La casa di Dio è il posto più sicuro in cui possiamo
essere. Halloween non è un gioco, ma un momento di timore e tremore. Non
bisogna, certamente, soggiacere alla paura; tuttavia occorre tenersi lontani dal
male, in tutte le sue forme, non solo e non tanto per la paura del male, quanto
per il giusto timore del Signore che ci chiede di astenerci dal male per
compiere il bene, poiché “Il timore di Dio è l’inizio della Sapienza”, come dice
il santo profeta re Salomone (Libro dei Proverbi 9,10). Imparare questo non farà
male ai nostri figli.
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[1] Titolo originale: The Joyous Feast of the Pumpkin
(Halloween) [L’allegra festa della Zucca (Halloween)], in: Bollettino
della Parrocchia dei Santi Neo-Martiri di Russia, Mulino, OR. Vol. 11, N°
99, ottobre, 1998. L’articolo è stato riveduto e modificato in alcuni punti
della traduzione italiana; il testo originale è consultabile sul sito: http://www.fatheralexander.org/.
[2] L’autore dell’articolo nella sua
versione originale inglese ha fatto confusione sul termine Samhain, che è
il nome della festa celtica, scambiandolo con quello della divinità che veniva
adorata in quell’occasione, che era in realtà Cromm Cruaich, come
correttamente riportato nella nostra traduzione/revisione del
testo.
[5] La traduzione italiana di
trick or treat in dolcetto o scherzetto non rende in modo chiaro
le sfumature linguistiche site nelle radici dei due termini, come avviene invece
nella lingua inglese.
[6] È chiaro il contesto
necromantico della originaria festa celtica, scioccamente imitato oggi dai più
senza comprenderne le nefaste conseguenze spirituali; poiché la necromantica
comunione coi morti celebrata ad Halloween non ha nulla a che vedere con la
comunione dei santi che si sono addormentati nel Signore e in Lui vivono,
infatti “Dio non è il Dio dei morti, ma dei vivi, perché tutti vivono in lui”
(Luca 20, 38).
[7] Usanza di Halloween legata alla
leggenda di un tale fattore di nome Jack, la cui anima, essendo egli in vita
sceso a patto col diavolo, alla sua morte è rifiutata sia dal cielo che
dall’inferno, divenendo un’anima dannata costretta a errare sulla terra; vedi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Jack-o%27-lantern.
[8] La celebrazione della festa di Ognissanti, istituita da
papa Bonifacio IV nel 610 veniva originariamente celebrata il 13 maggio, come
festa di tutti i Martiri. La celebrazione al 1° novembre risale all’VIII secolo,
quando papa Gregorio III spostò la data. Questa scelta si inserisce nell’azione
pastorale di questo pontefice e del suo predecessore, tesa alla conversione
delle popolazioni Germaniche presso cui erano radicate le tradizioni del mondo
celtico, che alla medesima data celebravano la festa di Samhain. L’intento era
quello di sovrapporre la nuova festività alla precedente per una rielaborazione
dei miti celtici alla luce della nuova simbologia cristiana. Fu invece
sant’Odilone di Cluny che nel 998 dispose che in tutte le abbazie cluniacensi il
2 novembre, dopo i vespri di Ognissanti, si celebrasse la memoria dei defunti e
si pregasse per loro. Successivamente questa pratica si estese a tutta la Chiesa
occidentale, costituendo per quella data il Giorno di commemorazione dei
defunti. (cfr. wikipedia alle voci Halloween e Odilone di Cluny).
[9] La festa cade nella ricorrenza
della nascita del santo 19 ottobre (1 novembre del calendario gregoriano). Chi
segue il nuovo calendario celebra la vigilia dei santi anargiri i martiri Cosma
e Damiano, che ci ricordano la testimonianza di Cristo di tutti i martiri, che
preferirono perdere la propria vita per salvarla in Cristo, e sia in vita che di
fronte alla morte, non accettarono compromessi né con l’idolatria pagana, né col
mondo ed il suo signore.
dal sito: http://www.oodegr.com/italiano/
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