giovedì 17 gennaio 2013

Pre-Festa della Teofania


Dalla XII catechesi battesimale di san Cirillo di Gerusalemme

 
Cristo acqua di vita inghiotte il peccato di morte

 

Ma ascolta ancora un altro motivo della venuta di Cristo: facendosi battezzare, volle santificare le acque del nostro lavacro; camminando poi miracolosamente sulle acque, volle che dopo l’incarnazione alla sua vista il mare che prima dell’avvento era fuggito non fuggisse più e il Giordano che si era voltato indietro l’accogliesse senza timore (Mt 14, 25; Sal 113, 3). A questo primo motivo delle acque aggiungi questo secondo della morte entrata per via di Eva ancora vergine e della vita generata per via di una vergine, dalla Vergine: la prima, vittima dell’inganno del serpente; la seconda, allietata dall’annunzio di Gabriele.

Gli uomini avevano abbandonato Dio e si erano fabbricati simulacri simili all’uomo; Dio venne a dissipare queste empie menzogne di mentite forme divine dalle fattezze umane, assumendo una vera forma umana. Il diavolo si era servito della carne come di strumento per attaccarci, secondo riconobbe Paolo dicendo: «Vedo nelle mie membra un’altra legge che lotta contro la legge della mia mente e che mi fa servo, ecc.» (Rm 7, 23). Il Signore per salvarci si servì della medesima arma con cui il diavolo ci aveva attaccato: per salvare l’umanità ha preso un corpo come il nostro, ha assunto una forma simile alla nostra, rendendo con sovrabbondanza la sua grazia all’umanità che l’aveva perduta e facendo l’uomo da peccatore qual era una creatura che ne condividesse la divinità: «Dove abbondò il peccato sovrabbondò la grazia» (Rm 5, 20).

Il Signore dovette per noi assoggettarsi alla passione. I diavoli però se l’avessero riconosciuto non avrebbero osato attaccarlo: «Se l’avessero infatti riconosciuto non avrebbero certo messo sulla croce il Signore della gloria» (1 Cor 2, 8). Il corpo del Signore doveva essere per loro come esca di morte: il drago che aveva sperato di inghiottire lui dovette vomitare anche quelli che egli aveva prima inghiottiti. Sta scritto che quando la morte avesse vinto e inghiottito tutto, «Dio avrebbe asciugato le lacrime su ogni volto» (Cf. Is 25, 8).

 

Nessun commento:

Posta un commento