Akatistos alla Tuttasanta Madre di Dio
Акафист Пресвятой Богородице
Saluti
Traduzione di p.
Giuseppe Ferrari
Dell’arcana missione avendo preso
conoscenza, l’Incorporeo corse nella dimora di Giuseppe, e alla Vergine disse: “Colui
che piega i cieli nel suo abbassarsi senza subire mutamento tutto in Te si
racchiude, vedendolo nel tuo grembo prendere forma di servo attonito a Te
esclamo: Ave, o Sposa semprevergine!”
Kontàk 1: Взбранной
Воеводе
A te condottiera invitta i trofei
della vittoria, a te mia liberatrice dalle sventure voti di gratitudine dedico
a te io la tua città, o Madre di Dio, ma Tu con la tua potenza invincibile da
ogni sorta di pericoli liberami, perché a te io esclami: Ave, o Sposa semprevergine!
Ikos 1.
Il condottier degli angeli venne
inviato dal cielo il saluto dell’Ave a portare alla Madre di Dio. Vedendo te,
Signore, prender corpo alla voce di lui incorporeo, pieno di stupore stette e
con questi accenti verso di Lei esclamò:
Ave, per te
risplenderà la gioia,
Ave, per te
tramonterà la maledizione.
Ave, perdono dell’Adamo
caduto,
Ave, redenzione delle
lacrime di Eva.
Ave, altezza
inaccessibile agli umani ragionamenti,
Ave, profondità
imperscrutabile allo sguardo degli angeli.
Ave, perché del Re
sei cattedra,
Ave, perché reggi
colui che tutto regge.
Ave, stella che
annunzi il sole,
Ave, grembo della
divina incarnazione.
Ave, per te la
creazione si fa nuova,
Ave, per te il
Creatore si fa bambino.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 2.
Ben consapevole la Santa di aver
votato se stessa alla verginità, con prontezza a Gabriele risponde: il prodigio
che la tua voce mi annunzia difficilmente è accettabile al mio spirito: come
parli tu di parto da concepimento non fecondato? Ed esclamò: Alliluia!
Ikos 2.
La misteriosa rivelazione cercando
di conoscere la Vergine esclamò verso il messaggero: da viscere verginali,
dimmi tu, come è possibile possa nascere un figlio? E quegli a lei soggiunse
con riverenza, sol così esclamando:
Ave, iniziata all’ineffabile
disegno,
Ave, fede di misteri
da adorarsi nel silenzio.
Ave, preludio dei
prodigi di Cristo,
Ave, compendio dei
suoi dogmi.
Ave, scala congiunta
al cielo donde discese Dio,
Ave, ponte che
trasporti i viandanti dalla terra al cielo.
Ave, degli angeli
grandiosa meraviglia,
Ave, dei demoni
ferita assai penosa.
Ave, tu che generi
ineffabile la Luce,
Ave, tu che a nessuno
ne insegni il modo.
Ave, tu trascendi il
sapere dei sapienti,
Ave, tu illumini la
mente dei credenti.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 3.
La potenza dell’Altissimo ombreggiò
la Vergine per il concepimento. E il suo alveo fecondo rese giardino soave per
quanti voglion coglier salvezza, cantando così: Alliluia!
Ikos 3.
Tenendo Dio racchiuso nel suo
grembo, corse la Vergine da Elisabetta. Il bambino di costei avvertì subito il
suo saluto, fu invaso da gioia e con salti di danza come canti d’esultanza,
alla Madre di Dio esclamò:
Ave, ramo di pianta
che non dissecca,
Ave, possesso di
frutto che non marcisce.
Ave, tu che allevi
chi di misericordia nutre l’uomo,
Ave, tu che generi il
Creatore della nostra vita.
Ave, campo in cui
germoglia abbondanza di misericordia,
Ave, mensa imbandita
con dovizie di perdono.
Ave, tu fai fiorire
il giardino del paradiso,
Ave, tu prepari il
porto alle anime.
Ave, incenso che
rende accetta la supplica,
Ave, propiziatrice di
perdono per il mondo intero.
Ave, compiacenza di
Dio per gli uomini,
Ave, mediatrice degli
uomini presso Dio.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 4.
Come un mare in tempesta il
prudente Giuseppe si turbò la mente oppressa da pensieri contrastanti. Convinto
della tua verginità, suppone altre nozze nascoste, o Immacolata. Conosciuto poi
il tuo concepimento da Spirito Santo, disse: Alliluia!
Ikos 4.
I pastori udirono gli angeli
inneggianti l’avvento di Cristo fattosi uomo. Solleciti a lui si recano come a
pastore, lo contemplano, invece, agnello immacolato, che si nutriva nel seno di
Maria, e a lei inneggiando dissero:
Ave, madre dell’agnello
e pastore,
Ave, custodia di
pecorelle razionali.
Ave, difesa da nemici
invisibili,
Ave, chiave delle
porte del paradiso.
Ave, perché le
creature celesti gioiscono con la terra,
Ave, perché le
creature terrestri danzan cantando coi cieli.
Ave, bocca degli
apostoli che mai tace
Ave, coraggio dei
martiri invincibile.
Ave, incrollabile
baluardo della fede
Ave, fulgido vessillo
della grazia.
Ave, a te per cui l’inferno
rimase denudato
Ave, a te per cui ci
rivestimmo di gloria.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 5.
L’astro che a Dio portava i magi
contemplando seguirono lo splendore e come lucerna tenendolo il Sovrano
Onnipotente per suo mezzo cercavano. Raggiunto l’inarrivabile, esultarono a lui
cantando: Alliluia!
Ikos 5.
I figli dei Caldei videro tra le
mani della Vergine Colui che con la sua mano aveva creato gli uomini. In lui
pur sotto forma di servo illuminati a riconoscere il Signore si affrettarono a
prostrarsi con doni riverenti e a soggiungere a lei, la Benedetta:
Ave, madre dell’astro
che non tramonta,
Ave, aurora del
giorno del mistero.
Ave, tu che hai
spento il fuoco dell’errore,
Ave, tu che illumini
gli adoratori della Trinità.
Ave, tu che hai
scacciato dal potere il tiranno inumano,
Ave, tu che ci hai
manifestato Cristo, Signore misericordioso.
Ave, tu che ci
riscatti dalla falsa religione,
Ave, tu che ci liberi
dalle opere di fango.
Ave, tu che hai fatto
cessare del fuoco l’adorazione,
Ave, tu che plachi
delle passioni la fiamma.
Ave, guida dei
credenti alla saggezza,
Ave, gaudio di ogni
generazione.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 6.
Portatori e banditori di Dio i
Magi divenuti tornarono in Babilonia. Compirono il tuo vaticinio e a tutti te,
Cristo, annunziarono, abbandonato Erode come uno stolto che non seppe cantare: Alliluia!
Ikos 6.
In Egitto brillando luce di
verità fugasti della menzogna la tenebra. I suoi idoli crollarono, o Salvatore,
non resistendo alla tua potenza. Ma da essi quanti furon liberati proclamavan
alla Madre di Dio:
Ave, a te che rialzi
l’uomo,
Ave, a te che sei il
crollo dei demoni.
Ave, a te che la
frode calpestasti del mondo pagano,
Ave, a te che degli
idoli smascherasti la falsità.
Ave, mare che hai
sommerso il Faraone simbolico,
Ave, roccia che
disseti i sitibondi di vita.
Ave, colonna di fuoco
che guidi nella tempesta,
Ave, riparo del
mondo, più ampio della nube.
Ave, nutrimento che
sostituisci la manna,
Ave, dispensatrice
del godimento dei santi.
Ave, o Terra della
promessa,
Ave, a te da cui
scorre latte e miele.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 7.
A Simeone questo mondo d’inganno
prossimo a lasciare tu venisti presentato come un bambino. Ma da lui ti facesti
riconoscere anche Dio perfetto. Perciò attonito della tua sapienza infinita
esclamò: Alliluia!
Ikos 7.
Una nuova creazione mostrò il
Creatore apparso tra noi sue creature. Fiorito da grembo non fecondato lo
mantenne proprio intatto qual era perché noi ammirando il prodigio celebrassimo
lei dicendo:
Ave, fiore dell’incorruzione,
Ave, corona della
continenza.
Ave, tu che risplendi
esemplare della risurrezione,
Ave, tu che manifesti
la vita degli angeli.
Ave, albero dai dolci
frutti nutrimento dei credenti,
Ave, pianta dai rami
ombrosi sotto cui molti si rifugiano.
Ave, tu che
germogliasti la guida degli erranti,
Ave, tu che generasti
il liberatore degli schiavi.
Ave, intercessione
presso il giusto Giudice,
Ave, perdono di tanti
caduti e pentiti.
Ave, abito per gli
esclusi dalla supplica,
Ave, amore che superi
ogni desiderio.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 8.
Un parto estraneo alla natura di
questo mondo mirando rendiamo ad esso estranei, trasferendo in cielo la nostra
mente. Per questo l’Altissimo Iddio è apparso sulla terra uomo misero, volendo
trarre verso l’alto quanti a lui proclamano: Alliluia!
Ikos 8.
Integro era fra le creature
terrene ma per nulla staccato egli era dal cielo il Verbo incircoscrittibile. La condiscendenza divina non comportò alcun
mutamento di luogo. E si fece figlio di una vergine, la più cara a Dio, che
così si sentiva dire:
Ave, terra
circoscritta di Dio incircoscrittibile
Ave, porta dell’augusto
mistero.
Ave, motivo di dubbio
per chi non ha fede
Ave, vanto indubbio
per il credente.
Ave, cocchio
tuttosanto di chi sta sui Cherubini
Ave, dimora eccelsa
di chi sta sui Serafini.
Ave, tu che i
contrari in unità congiungi
Ave, tu che unisci
verginità e maternità
Ave, tu per cui la
trasgressione fu annullata
Ave, tu per cui il
paradiso fu riaperto.
Ave, chiave del Regno
di Cristo
Ave, speranza di beni
eterni.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 9.
Degli angeli la natura tutta
rimase attonita per l’opera grande della tua incarnazione: l’inaccessibile a
tutti come Dio contemplava accessibile a tutti come uomo, vivere in mezzo a noi
e da noi tutti udire: Alliluia!
Ikos 9.
I retori più famosi come pesci
muti noi vediamo per te, Madre di Dio, smarriti nel dire come tu vergine rimani
e hai potuto partorire. Mentre noi prostrati davanti al mistero gridiamo con
fede:
Ave, dimora della
Sapienza di Dio
Ave, dispensatrice
della sua provvidenza.
Ave, tu che i
sapienti fai apparire ignoranti
Ave, tu che degli
eloquenti riveli la stoltezza.
Ave, perché i
ragionatori più sottili divennero folli
Ave, perché
tramontarono i poeti dei miti.
Ave, tu che frantumi
i sofismi degli Ateniesi
Ave, tu che dei
pescatori riempi le reti.
Ave, tu ci trai dal
profondo dell’ignoranza
Ave, tu illumini
molti alla conoscenza.
Ave, nave di quanti
vogliono salvarsi
Ave, porto dei
naviganti in questa vita.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 10.
Il mondo volendo salvare il
Creatore dell’universo di sua propria volontà in esso venne. Essendo nostro
pastore come Dio per noi si mostrò uomo come noi. E così richiamato il simile
al simile egli, come Dio, ascolta: Alliluia!
Ikos 10.
Sei tu difesa delle vergini e di
quanti a te ricorrono, Vergine Madre di Dio. Il Creatore del cielo e della
terra tale li creò, Immacolata, e abitando nel tuo seno tutti insegnò per te a
cantare:
Ave, colonna della
verginità
Ave, porta della
salvezza.
Ave, iniziatrice di
rigenerazione spirituale
Ave, conduttrice di
misericordia divina.
Ave, tu hai
rigenerato i concepiti nel peccato
Ave, tu hai
raddrizzato i feriti nella mente.
Ave, tu annienti il
corruttore della ragione
Ave, tu generi il
promotore della castità.
Ave, talamo di nozze
vergini
Ave, tu che i
credenti conduci a nozze col Signore.
Ave, educatrice soave
di vergini
Ave, tu che rivesti
per le nozze le anime sante.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 11.
Inadeguato è ogni inno che
ricerchi di cantare la moltitudine delle tue infinite misericordie. Se noi
tutti, o Re santo, tanti canti ti portassimo quanti son nell’universo i
granelli della sabbia, i tuoi doni a noi elargiti giammai eguaglieremo. È per
ciò che a te cantiamo: Alliluia!
Ikos 11.
Luce che accoglie e spande luce a
noi apparsa tra la tenebra noi vediamo la santa Vergine. Accesa la luce
immateriale tutti ella guida alla conoscenza di Dio, illuminando la mente col
suo fulgore e da voce unanime così onorata:
Ave, raggio del Sole
intellettuale
Ave, dardo della Luce
intramontabile.
Ave, folgore che
illumini le anime
Ave, fulmine che
atterri i nemici.
Ave, tu fai spuntare
l’astro dalle molte luci
Ave, tu fai sgorgare
il fiume dai molti rivi.
Ave, tu riproduci il
simbolo della vasca battesimale.
Ave, tu cancelli la
macchia del peccato.
Ave, lavacro che
purifichi la coscienza
Ave, coppa che mesci
esultanza.
Ave, fragranza del
profumo di Cristo
Ave, vita del mistico
banchetto.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 12.
Volendo far grazia delle antiche
obbligazioni Colui che pagò i debiti di tutti gli uomini, scese volontariamente
tra i disertori della sua grazia e lacerata del debito l’obbligazione scritta
da tutti ascolta così: Alliluia!
Ikos 12.
Cantando il tuo Figlio tutti te
celebriamo, quale tempio animato, Madre di Dio. Il Signore che nella sua mano
tutto contiene abitò nel tuo seno: santa e gloriosa egli ti fece e a noi tutti
insegnò a proclamarti:
Ave, casa del Dio e
Verbo,
Ave, luogo santo più
grande dei luoghi santi.
Ave, arca rivestita d’oro
dallo Spirito,
Ave, tesoro
inesauribile della vita.
Ave, corona preziosa
di sovrani religiosi,
Ave, vanto augusto di
sacerdoti venerandi.
Ave, fortezza
incrollabile della Chiesa,
Ave, baluardo
indistruttibile della nazione.
Ave, tu per cui s’innalzano
trofei,
Ave, tu per cui
soccombono i nemici.
Ave, salute del mio
corpo,
Ave, salvezza della
mia anima.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 13.
O Madre degna d’essere cantata
con tutti gli inni, o Genitrice del Verbo sopra tutti i Santi Santissimo,
accogliendo ora l’offerta libera tutti da ogni sventura riscatta dal futuro
castigo noi che con voce unanime esclamiamo:
Alliluia!
Ikos 1.
Il condottier degli angeli venne
inviato dal cielo il saluto dell’Ave a portare alla Madre di Dio. Vedendo te,
Signore, prender corpo alla voce di lui incorporeo, pieno di stupore stette e
con questi accenti verso di Lei esclamò:
Ave, per te
risplenderà la gioia,
Ave, per te
tramonterà la maledizione.
Ave, perdono
dell’Adamo caduto,
Ave, redenzione delle
lacrime di Eva.
Ave, altezza
inaccessibile agli umani ragionamenti,
Ave, profondità
imperscrutabile allo sguardo degli angeli.
Ave, perché del Re
sei cattedra,
Ave, perché reggi
colui che tutto regge.
Ave, stella che
annunzi il sole,
Ave, grembo della
divina incarnazione.
Ave, per te la
creazione si fa nuova,
Ave, per te il
Creatore si fa bambino.
Ave, o Sposa semprevergine!
Kontàk 1: Взбранной
Воеводе
A te condottiera invitta i trofei
della vittoria, a te mia liberatrice dalle sventure voti di gratitudine dedico
a te io la tua città, o Madre di Dio, ma Tu con la tua potenza invincibile da
ogni sorta di pericoli liberami, perché a te io esclami: Ave, o Sposa semprevergine!
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