Dalle Catechesi battesimali di san Cirillo di Gerusalemme
13,35-36
Il legno della vita è stato piantato nella terra
perché questa, dapprima esecrata, ottenesse la benedizione ed i morti venissero
liberati.
Non vergogniamoci, allora, di confessare il Crocifisso.
In qualsiasi occasione, con fede, tracciamo con le dita un segno di croce:
quando mangiamo il pane o beviamo, quando entriamo od usciamo, prima di
addormentarci, quando siamo coricati e quando ci alziamo, sia che siamo in
movimento o rimaniamo al nostro posto. È un aiuto efficace: gratuito, per i
poveri e, per chi è debole, non richiede alcuno sforzo. Si tratta, infatti, d’una
grazia di Dio: contrassegno dei fedeli e terrore dei demoni. Con questo segno,
infatti, il Signore ha trionfato su di essi, esponendoli alla pubblica
derisione (cf. Col 2,15).
Allorché, dunque, vedranno la croce, essi si
ricorderanno del Crocifisso ed avranno timore di Colui che ha abbattuto le
teste del dragone. Non disprezzare, perciò, quel segno, soltanto perché è un
dono; al contrario, onora per questo ancor di più il tuo benefattore.
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