Come chiamerò il Maestro?
di Ignatij Brjancaninov
Come chiamerò
il pellegrino che accolgo presso di me? Come chiamerò il mirabile ospite,
venuto a consolarmi nel mio esilio, a guarirmi dalla malattia inguaribile, a
tirarmi fuori dall’abisso tenebroso, a portarmi sul soave luogo del Signore, a
condurmi su sentieri giusti e santi, a togliere il velo impenetrabile che
finora era dispiegato davanti ai miei occhi, nascondendomi l’eternità grandiosa
e lo stesso mio Dio? Come chiamerò il Maestro che mi impartisce gli
insegnamenti su Dio, insegnamento nuovo e nel contempo antico, insegnamento
divino, non umano? Chiamerò il maestro Luce? Non vedo luce, eppure egli
illumina la mia mente e il mio cuore al di sopra di ogni parola, al di sopra di
ogni insegnamento terreno, senza parole, con una velocità indicibile, attraverso
un meraviglioso - così esprimo l’inesprimibile - accostamento alla mente, ossia
con un’azione interna alla stessa mente. Lo chiamerò fuoco? Ma egli non brucia,
al contrario, cosparge tutto con rugiada e rinfresca. È come un mormorio di
vento leggero ma, davanti a lui, come davanti a un fuoco, ogni passione, ogni
pensiero peccaminoso svanisce. Non pronunzia alcuna parola e, nello stesso
tempo, parla, insegna, canta meravigliosamente, misteriosamente con
un’indicibile dolcezza e una soavità che cambiano, che rinnovano lo spirito e
il cuore che gli sono attenti nel silenzio della cella della loro anima. Non ha
nessuna immagine né forma, non c’è niente di sensibile in lui. È del tutto
immateriale, invisibile, estremamente sublime. All’improvviso, inaspettatamente,
con indicibile dolcezza appare nella mente, nel cuore, e gradatamente si
espande nell’anima intera, in tutto il corpo, li domina, elimina tutto ciò che
in essi è stato peccaminoso, pone limiti all’agire della carne e del sangue,
ricompone le parti divise dell’uomo, rende integra la nostra natura che, come
un vaso di creta, cadendo si frantuma. Chi, vedendo questa rigenerazione, non
riconosce la mano del Creatore, l’unico che ha il potere di generare e di
rigenerare?
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