San Vincenzo diacono, martire di
Augustopolis
11 (24) Novembre
Il Santo
Martire Vincenzo di Spagna fu dalla sua infanzia discepolo di un pastore
saggio, Valeriano, vescovo della città di Augustopolis (l’odierna Saragozza, in
Spagna). Quando giunse ad età matura, essendo virtuoso, colto ed eloquente
Vincenzo fu ordinato diacono dal Vescovo Valeriano. Dal momento che lo stesso
vescovo non era abile nel parlare, diede benedizione al suo diacono, un
eloquente oratore, di predicare in chiesa e tra la gente.
Durante la
persecuzione di Diocleziano, Daciano, governatore della città di Valencia, in
Spagna ricevette piena autorità per trovare e giustiziare i cristiani. Il
popolino denunciò il savio vescovo e il suo diacono al governatore, che li
arrestò. I soldati, montati su cavalli, trascinarono il Vecchio e il suo
discepolo dietro di loro in catene da Augustopolis a Valencia, ove li gettarono
in prigione picchiandoli e torturandoli, lasciandoli senza cibo né acqua.
Sottoposero il
vescovo al primo interrogatorio. Il Vecchio parlò con calma, ma sembrava muto e
incerto. Poi fu la volta del diacono Vincenzo che si fece avanti e tenne il
discorso più eloquente della sua vita davanti ai giudici e alle persone lì
presenti. Dopo aver rinviato il vescovo in prigione, il persecutore diede l’ordine
di torturare il santo diacono.
Il martire subì
molti tormenti: inchiodato ad una croce, venne frustato e bruciato con verghe
di ferro incandescenti. Quando fu tolto dalla croce, da se stesso vi si stese
nuovamente con gioia, dicendo che i carnefici erano stati pigri e non avevano
rispettato gli ordini del loro padrone. Questi si adirarono e lo torturarono di
nuovo, finché non furono tutti esausti.
Dopo le
torture gettarono il martire di nuovo in prigione. Quella notte la guardia stupita
udì cantare Salmi, e vide una radiosa luce ultraterrena nella prigione. La
mattina seguente il santo martire fu condannato ad essere bruciato su una
graticola. I cristiani preso il corpo del santo e lo seppellirono con
riverenza. Questo avvenne nel corso dell’anno 304.
Tropario - Tono 4
I tuoi martiri, Signore, con la
loro lotta hanno ricevuto da te, nostro Dio, le corone dell’incorruttibilità:
con la tua forza, infatti, hanno abbattuto i tiranni ed hanno anche spezzato le
impotenti audacie dei demoni. Per le loro preghiere, o Cristo Dio, salva le
anime nostre.
Kontakion - Tono 8
Oggi la Chiesa onora coloro che hanno combattuto la buona
battaglia e sono morti per la loro fede: Il vittorioso Minas, il nobile Victor
e l’asceta Vincenzo. La Chiesa esalta la loro lotta divina e grida con amore: Gloria
a te, o Cristo, amante del genere umano.
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