da I doveri dei ministri
di sant’Ambrogio arcivescovo di Milano
(PL 16, 38.148-149)
È buona la
misericordia che rende gli uomini perfetti, perché imita il Padre perfetto. Non
c’è nulla che dia pregio all’anima cristiana quanto la misericordia: la si
esercita in primo luogo nei confronti dei poveri, col giudicare come comune ciò
che dà la terra e ciò che produce la natura per l’uso di tutti, col distribuire
tra i poveri quanto si possiede, e con l’aiutare i propri compagni e consimili.
Colui
che inviò senza oro gli apostoli (cfr. Mt 10,9) fondò anche la Chiesa senza
oro. La Chiesa possiede oro non per tenerlo custodito, ma per distribuirlo e
soccorrere i bisognosi. Dunque, che bisogno c’è di conservare ciò che, se lo si
custodisce, non è in alcun modo utile?.. Non è forse meglio che i sacerdoti,
sempre che non ci siano altre richieste, fondano l’oro per il sostentamento dei
poveri, piuttosto che di esso s’impadroniscano sacrilegamente i nemici? Forse
non ci dirà il Signore: “Perché avete tollerato che tanti poveri morissero di
fame, quando possedevate oro con il quale procurarvi cibo da dare loro? Perché
tanti schiavi sono stati venduti e maltrattati dai nemici, senza che nessuno si
sia dato da fare per riscattarli? Meglio sarebbe stato conservare i tesori
viventi che non i tesori di metallo!”. Questi argomenti sono irrefutabili.
Dunque, che potresti mai obiettarmi? Forse che temi che possa così mancare
l’ornamento degno del tempio di Dio? Il Signore allora ti replicherà: “I
misteri della fede non richiedono oro, e ciò che si può comprare con l’oro,
neppure acquista maggiore dignità con l’oro”.
L’addobbo dei
sacramenti è la redenzione, ossia il riacquisto, dei prigionieri. Vasi
autenticamente preziosi sono quelli che servono a redimere gli uomini dalla
morte. Tesoro vero è quello che realizza ciò che il Signore operò col proprio
sangue. E un calice è vera coppa del sangue del Signore solo quando entrambi,
la coppa e il sangue, rendono visibile la redenzione, di modo che il calice
riacquisti dal nemico colui che il sangue ha redento dal peccato. Quando un
gruppo di prigionieri è stato redento, ossia riacquistato, dalla Chiesa, come è
bello poter dire: costoro Cristo li ha redenti! Qui solo possiedi dell’oro
autenticamente saggiato: l’oro utile, l’oro di Cristo che libera dalla morte.
Con questo oro persino il pudore si recupera, persino la castità si facilita.
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