San Viatore
Bergamo, Aula Picta
San Viatore il confessore, secondo
vescovo di Bergamo
14 (27) dicembre
S. Viatore è
unanimemente ritenuto il successore del primo vescovo di Bergamo s. Narno,
quindi è il secondo della serie episcopale bergamasca.
Il suo
episcopato si svolse all’incirca dal 343 al 370; è quasi sicuro che partecipò
al Concilio di Sardica (Sofia in Bulgaria) del 342-343 e che ne sottoscrisse i
decreti, infatti s. Atanasio nella sua Apologia
contra Arianus lo cita tra i sottoscrittori del Concilio.
Della sua vita
non si sa altro, ma il culto che gli è stato tributato è antico e certissimo,
come risulta da vari Calendari dei secoli XI - XII - XIII; dalle Litanie di un
codice del secolo XII; dalla lapide sepolcrale scoperta nel 1561. [Usuardo nel
martirologio inviato a Carlo Magno menziona
san Viatore come Confessore[1]].
I cronisti di
Bergamo raccontano, che sin dall’antichità, il 13 dicembre vigilia della festa
e del giorno della morte, i canonici di S. Vincenzo si recavano alla cattedrale
di S. Alessandro [per i vespri] dove erano accolti con il suono delle campane,
incenso e acqua benedetta.
Vari
Martirologi storici lo riportano sempre al 14 dicembre; s. Viatore fu sepolto
nella cripta della cattedrale di S. Alessandro, al lato sinistro del sepolcro
del santo martire; sulla tomba fu costruito un altare.
Il 1° agosto
del 1561 le sue reliquie, insieme a quelle degli altri santi lì custodite,
furono con solennità trasferite nella cattedrale di S. Vincenzo, perché per
ordine del governo di Venezia, a cui apparteneva Bergamo in quell’epoca, si
dovette abbattere l’antica cattedrale di S. Alessandro.
San Viatore è
raffigurato in varie opere d’arte; nell’androne dell’antico palazzo dei
vescovi, è affrescato nitidamente accanto a s. Narno in un’opera del XIII
secolo. [Figura sempre insieme a san Narno in un affresco del XIV secolo, sulla
parete di fondo del braccio sinistro del transetto di Santa Maria Maggiore].
Poi in una tela del 1742 del pittore bolognese Francesco Monti, posta nel coro
del duomo di Bergamo e ancora è raffigurato nel grandioso affresco della cupola
e in una tela posta in sagrestia, sempre rivestito dagli abiti episcopali[2].
La Chiesa Ortodossa celebra la beata
memoria di san Viatore il Confessore il 14 dicembre.
Tropario di san Viatore, tono
3
Hai brillato con opere di ortodossia ed ogni eresia hai spenta, sei
divenuto vittorioso insieme all’assemblea dei gerarchi, mostrandoci, o Viatore,
la Via: Cristo Teantropo, che hai degnamente confessato, Egli che a tutti
concede la Sua grande misericordia.
Kontakion di san Viatore,
tono 2
Oggi, con inni e lodi acclamiamo Viatore, lume della fede e sapiente
gerarca, campione della verità e maestro di Bergamo. Egli intercede presso
Cristo nostro Dio, perché possiamo essere salvati.
[1] Cfr.
L. DENTELLA, I vescovi di Bergamo,
Bergamo 1939.
[2] Tratto [con alcune integrazioni] dal sito santi e beati
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