S. Giorgio in Lemine, S. Andrea
Santo Apostolo Andrea Il primo chiamato (Pervozvyannii)
degno di ogni lode
30 Novembre (13
Dicembre)
Lettura del Santo Evangelo secondo Giovanni
1,35-51
Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo là con due
dei suoi discepoli; e fissando lo sguardo su Gesù, che passava, disse: «Ecco l’Agnello
di Dio!» I suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesù. Gesù,
voltatosi, e osservando che lo seguivano, domandò loro: «Che cercate?» Ed essi
gli dissero: «Rabbì (che, tradotto, vuol dire Maestro), dove abiti?» Egli
rispose loro: «Venite e vedrete». Essi dunque andarono, videro dove abitava e
stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora.
Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che
avevano udito Giovanni e avevano seguito Gesù. Egli per primo trovò suo
fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» (che, tradotto, vuol
dire Cristo); e lo condusse da Gesù. Gesù lo guardò e disse: «Tu sei Simone, il
figlio di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa» (che si traduce «Pietro»).
Il giorno seguente, Gesù volle partire per la Galilea;
trovò Filippo, e gli disse: «Seguimi». Filippo era di Betsàida, della città di
Andrea e di Pietro. Filippo trovò Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui
del quale hanno scritto Mosè nella legge e i profeti: Gesù da Nazaret, figlio
di Giuseppe». Natanaele gli disse: «Può forse venir qualcosa di buono da
Nazaret?» Filippo gli rispose: «Vieni a vedere». Gesù vide Natanaele che gli
veniva incontro e disse di lui: «Ecco un vero Israelita in cui non c’è frode».
Natanaele gli chiese: «Da che cosa mi conosci?» Gesù gli rispose: «Prima che
Filippo ti chiamasse, quando eri sotto il fico, io ti ho visto». Natanaele gli
rispose: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele». Gesù rispose
e gli disse: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu
vedrai cose maggiori di queste». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico
che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio
dell’uomo».
Sant’Andrea il primo chiamato
Il Santo
Apostolo Andrea Il primo chiamato (Pervozvyannii)
è stato il primo degli Apostoli alla sequela di Cristo, fu lui che poi portò
suo fratello, il santo apostolo Pietro, a Cristo (Giovanni 1,35-42). Il futuro apostolo
era di Bethsaida, e dalla sua giovinezza si era volto a Dio con tutta la sua
anima. Non era sposato e lavorava con il fratello come pescatore. Quando il
Santo Profeta, Precursore e Battista Giovanni cominciò a predicare, S. Andrea
divenne il suo discepolo più stretto. San Giovanni Battista inviò a Cristo i
suoi due discepoli, i futuri Apostoli Andrea e Giovanni il Teologo, dichiarando
Cristo l’Agnello di Dio.
Dopo la
discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, S. Andrea andò verso le terre
orientali per predicare la parola di Dio. Attraversò l’Asia Minore, la Tracia, la
Macedonia, raggiunse il Danubio, andò lungo la riva del Mar Nero, per la
Crimea, la regione del Mar Nero e lungo il fiume Dniepr salì al luogo in cui si
trova ora la città di Kiev.
Si fermò una
notte sulle colline di Kiev. Al sorgere del giorno disse ai discepoli che erano
con lui: “Guardate queste colline, su di esse risplende la benevolenza di Dio,
e una grande città sorgerà qui, e Dio susciterà molte chiese?”. L’apostolo salì
sulla cima delle colline, le benedisse e innalzò una croce. Dopo aver pregato, andò
ancora di più lontano lungo il Dniepr e raggiunse una colonia degli slavi, dove
fu costruita Novgorod. Da qui l’apostolo attraversò la terra dei Variaghi verso
Roma per predicare, e di nuovo tornò in Tracia, dove nel piccolo villaggio di
Bisanzio, futura Costantinopoli, fondò la Chiesa di Cristo. Il nome del santo
Apostolo Andrea collega la madre, la Chiesa di Costantinopoli, con la figlia,
la Chiesa Russa.
Nei suoi
viaggi l’apostolo primo chiamato sopportò molte sofferenze e tormenti da parte
dei pagani, che lo cacciarono fuori dalle loro città e lo picchiarono. A Sinope
lo lapidarono, ma rimase illeso, e il perseverante discepolo di Cristo continuò
a predicare alla gente il Salvatore. Attraverso la preghiera dell’Apostolo, il
Signore operava miracoli. Dall’opera del Santo Apostolo Andrea sono state
fondate molte Chiese cristiane alle quali ha dato vescovi e clero. L’ultima
città verso cui l’Apostolo è andato fu Patrasso, ove era destinato a subire il
martirio.
A Patrasso il
Signore ha operato molti miracoli attraverso il suo discepolo. I malati erano
guariti, i ciechi ricuperavano la vista. Per le preghiere dell’Apostolo,
l’illustre cittadino Sosios fu sanato da una grave malattia; guarì Massimilla,
moglie del governatore di Patrasso, e suo fratello Stratokles. I miracoli
compiuti dall’Apostolo e il suo eloquio di fuoco illuminarono quasi tutti i
cittadini della città di Patrasso con la vera Fede.
Pochi pagani erano
rimasti a Patrasso, ma tra loro vi era il prefetto della città, Aegeatos. L’apostolo
Andrea più volte si rivolse a lui con le parole dell’Evangelo, e neanche i
miracoli dell’Apostolo convinsero Aegeatos. Il santo Apostolo con amore e
umiltà sollecitò la sua anima, cercando di rivelargli il mistero cristiano della
vita eterna, attraverso la potenza miracolosa della Santa Croce del Signore. Ma
Aegeatos adirato diede l’ordine di crocifiggere l’apostolo. Il pagano pensava
che avrebbe così reso nulla la predicazione di S. Andrea se lo avesse messo a
morte sulla croce.
S. Andrea il
primo chiamato accettò la decisione del prefetto con gioia e pregando il
Signore, andò volentieri al luogo dell’esecuzione. Al fine di prolungare la
sofferenza del santo, Aegeatos diede ordine di non inchiodare le mani e i piedi
del santo, ma di legarlo alla croce. Per due giorni l’apostolo insegnò ai
cittadini che erano lì riuniti. La gente nell’ascoltarlo ebbe pietà di lui con
tutta l’anima e cercò di toglierlo dalla croce. Temendo una rivolta del popolo,
Aegeatos diede ordine di fermare l’esecuzione. Ma il santo apostolo iniziò a
pregare perché il Signore gli concedesse la morte sulla croce. Proprio mentre i
soldati cercavano di prendere l’Apostolo Andrea, persero il controllo delle
loro mani. L’apostolo crocifisso, dopo aver dato gloria a Dio, disse: “Signore
Gesù Cristo, accogli il mio spirito”. Poi un raggio ardente della luce divina
illuminò la croce e il martire crocifisso su di esso. Quando la luce svanì, il
santo apostolo Andrea aveva già reso la sua anima santa al Signore. Massimilla,
la moglie del prefetto, fece deporre il corpo del santo dalla croce, e lo fece seppellire
con onore.
Qualche secolo
più tardi, sotto l’imperatore Costantino il Grande, le reliquie del Santo
Apostolo Andrea furono solennemente trasferite a Costantinopoli e poste nella
chiesa dei Santi Apostoli accanto alle reliquie del santo evangelista Luca e di
San Timoteo il discepolo di San Paolo.
Tropario, tono 4
Andrea, primo chiamato degli
Apostoli e fratello del primo discepolo, prega il Signore di tutti di concedere
la pace al mondo e alle nostre anime la grande misericordia.
Kontakion, tono 2
Lodiamo Andrea, l’araldo di Dio,
che trae il nome dal coraggio, il primo chiamato tra i discepoli del Salvatore e
fratello di Pietro. Affinché, come una tempo chiamò suo fratello, così ora gridi
anche a noi: “Venite, perché abbiamo trovato Colui che è il desiderio del
mondo!”.
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Apostolo Andrea il primo chiamato di San Giovanni Crisostomo
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