La chiesa di sant’Andrea fuori Porta
Dipinta
La basilica paleocristiana
originaria fu edificata, tra la fine del V secolo e gli inizi del VI, su
un’area cimiteriale. Nell’Ottocento fu purtroppo totalmente ricostruita in
stile neoclassico, anche se sulla base del precedente edificio, su progetto di
Ferdinando Crivelli. La prima notizia documentaria ad essa relativa risale
all’VIII secolo. In una vendita del 5 maggio 785, infatti, veniva nominata una “baselica
Sancti Andree” (Pergamene archivi Bergamo 1988).
Nel 1295
avvenne il rinvenimento di una corona, un cucchiaio e un calice d’argento,
ricordato da una lapide dell’epoca. Mentre il ritrovamento più clamoroso fu
quello del 24 luglio 1401, quando sotto l’altare fu scoperta la tomba di coloro
che, presumibilmente, erano stati i fondatori della chiesa: Domnio coi nipoti
Eusebia e Domnon. Alla invenzione seguirono fantasiose ricostruzioni pseudo
storiche che trasformarono i tre in martiri, sulla base di una errata
interpretazione dell’iscrizione sulla lapide sepolcrale, sebbene essi fossero
vissuti ben dopo l’epoca delle persecuzioni; la qual cosa portò, tuttavia, ad
una canonizzazione ipso facto dei tre cristiani di beata memoria.
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