Dall’Esposizione del Salmo 118
di sant’Ambrogio arcivescovo di Milano
PL 15,1372.1410-1411
La
misericordia è parte della giustizia. Questo significa che se tu, animato da
misericordia, intendi dare ai poveri, ebbene, agendo così, non fai più di
quanto non richieda la giustizia, secondo quanto dice la Scrittura: Distribuì, diede ai poveri; la sua giustizia
rimane per sempre (cfr. Sal 111,9). Perché è ingiusto che colui che è
completamente uguale a te, non sia aiutato dal suo simile, soprattutto in
considerazione del fatto che il nostro Signore Iddio volle che questa terra
fosse possesso comune di tutti gli uomini, e diede frutti a vantaggio di tutti
loro; ma l’avidità divise i diritti delle proprietà. Pertanto, è giusto che, se
rivendichi per te, come bene privato, qualcosa di quanto è comune a tutto il
genere umano..., almeno riparti tra i poveri qualcosa di esso, perché tu non
abbia a negare il sostentamento a quelli che partecipano dello stesso diritto
di cui godi tu...
Vi rendete
conto che ci muoviamo tra molte immagini di Cristo? Dunque, attenti a non dare
la sensazione che noi spogliamo queste immagini della corona che Cristo stesso
ha posto su ciascuno. Facciamo in modo di non togliere niente a colui al quale
dobbiamo viceversa dare. E noi, tuttavia, anziché agire così, non solo non
onoriamo i poveri, ma addirittura li disonoriamo, li annientiamo, li
perseguitiamo, e neppure ci rendiamo conto del fatto che, ogni volta che
crediamo di poter recare loro danno, noi causiamo quelle ingiurie all’immagine
di Dio. Chi si fa beffe del povero, irrita colui che il povero creò. E verrà il
giorno in cui questi dirà: Ho avuto fame
e non mi avete dato da mangiare (Mt 25,42)... Per la qual ragione poniamo
tutto il nostro impegno nel non causare alcun oltraggio a qualunque di questi
piccoli, perché il Signore non senta che è lui che ingiuriamo in costoro.
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