Battesimo di Cristo
Cemmo, Pieve di San Siro
(Foto di Luca Giarelli)
Dal Discorso
sulla santa Teofania di sant’Ippolito
PG 10, 853-861
Il Cristo, creatore di ogni cosa, è disceso dal cielo
come pioggia, si è fatto conoscere come una sorgente, ha effuso sé stesso come
un fiume, si è fatto battezzare nel Giordano... La sorgente incomprensibile, la
sorgente che dà agli uomini la vita e che non si esaurisce mai, si nasconde
sotto un po’ d’acqua povera e vana. Lui che è onnipresente, mai lontano da
nessun luogo, lui che è incomprensibile agli angeli e invisibile agli uomini,
si fa battezzare, perché così ha voluto...
Ed ecco che per lui si aprirono i cieli e si udì una
voce che diceva: «Questi è il mio Figlio
diletto, nel quale mi san compiaciuto» (Mt 3, 16-17). Il diletto genera
amore, la luce immateriale genera la luce inaccessibile (I Tm 6, 16)... Quest’uomo,
che è detto figlio di Giuseppe, è anche il mio Unigenito per la sua natura
divina. Questi è il mio Figlio diletto: affamato, nutre migliaia di esseri;
spossato, dà riposo a chi è prostrato dalla fatica; mentre non ha dove posare
il capo, porta ogni cosa nelle sue mani; consumato dalla sofferenza, risana
ogni malattia; schiaffeggiato, dà la libertà al mondo; trafitto al costato,
risana il costato di Adamo.
Ma vi prego, fatemi bene attenzione: vorrei risalire
alla sorgente della vita, contemplare la sorgente da cui scaturisce la
salvezza. Il Padre dell’immortalità ha mandato nel mondo il Figlio, il Verbo
immortale. Questi viene tra gli uomini per immergerli nell’acqua e nello
Spirito. Volendoci rigenerare all’immortalità dell’anima e del corpo, ha infuso
in noi lo Spirito della vita, avvolgendoci interamente come in una armatura
incorruttibile. Se dunque l’uomo è stato reso immortale, sarà anche reso
partecipe della natura divina (II Pt 1, 4). E se l’uomo è stato fatto Dio per
mezzo dell’acqua e dello Spirito Santo con la rigenerazione battesimale, diverrà
anche coerede del Cristo (Rm 8, 17) con la risurrezione dei morti.
Per questo io grido: Venite popoli e genti tutte all’immortalità
del battesimo... Questa è l’acqua che partecipa dello Spirito: da essa è
irrigato il paradiso, da essa è resa fertile la terra, per essa crescono le
piante e gli animali si moltiplicano. In una parola, grazie a quest’acqua in
cui il Cristo si fece battezzare e sulla quale discese lo Spirito, simile ad
una colomba, l’uomo è rigenerato e richiamato alla vita.
Chi scende con fede nel lavacro della rigenerazione,
si spoglia della sua servitù e riveste la filiazione divina. Riemerge dal
battesimo vestito di luce come il sole ed irradia attorno a sé lo splendore
della giustizia. Ma, ciò che più importa, ne risale figlio di Dio e coerede del
Cristo. A lui e allo Spirito infinitamente santo, buono e vivificante, gloria e
potere ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
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