Dal Commento all’Evangelo di Luca di
Origene
Omelia 21
Quando si
doveva annunziare il mistero dell’Evangelo e diffondere su tutta la terra la
buona novella di cui Giovanni nel deserto fu il primo messaggero, allorché
l’impero di Tiberio governava il mondo, allora troviamo scritto: Nel quindicesimo anno del suo regno la
parola del Signore fu rivolta a Giovanni. Se la salvezza avesse dovuto
essere annunciata soltanto ai pagani che avrebbero creduto e se Israele avesse
dovuto esserne totalmente escluso, sarebbe stato sufficiente dire: Nel
quindicesimo anno di Tiberio Cesare quando Ponzio Pilato era governatore della
Giudea.
Ma siccome
molti credenti sarebbero dovuti venire anche dalla Giudea e dalla Galilea,
anche questi regni sono menzionati nel titolo.
[...]
La parola di Dio fu rivolta a Giovanni,
figlio di Zaccaria, nel deserto. Osserva nello stesso tempo che il
significato è più forte se si intende “deserto” nel senso spirituale, e non in
quello letterale puro e semplice. Infatti colui
che predica nel deserto, spreca la sua voce invano, in quanto non c’è
nessuno che lo sente parlare. Il precursore di Cristo, la voce di colui che
grida nel deserto, predica dunque nel deserto dell’anima che non ha pace. E non
solo allora, ma anche oggi è una lampada ardente e brillante (Gv 5, 35), che
viene prima e annunzia il battesimo della penitenza per la remissione dei
peccati. Poi viene la luce vera (Gv 1, 9) quando la lampada stessa dice: è necessario
che egli cresca e io diminuisca (Gv 3, 30).
La parola di
Dio è proferita dunque nel deserto, e si diffonde in tutta la regione
circostante il Giordano.
Quali altri
luoghi avrebbe dovuto infatti percorrere il Battista, se non i dintorni del Giordano,
per spingere al lavacro dell’acqua tutti coloro che volevano fare penitenza?
Non v’è dubbio che Giordano significa “discendente”. Il fiume di Dio, “che
discende” con la potenza di un’ampia corrente, è il nostro Salvatore e Signore
nel quale noi siamo battezzati nell’acqua vera, l’acqua della salvezza. E del
pari è per la remissione dei peccati che egli annuncia il battesimo. ...
Troviamo nel
profeta Isaia il passo dell’Antico Testamento or ora citato: Voce di colui che grida nel deserto:
preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Il Signore vuol
trovare in voi una strada per poter entrare nelle vostre anime e compiere il
suo viaggio: preparate dunque per lui la strada di cui sta scritto: Raddrizzate
i suoi sentieri. Voce di colui che grida nel deserto: c’è dunque una voce che
grida: Preparate la via. Dapprima
infatti è la voce che giunge alle orecchie; poi, dopo la voce, o meglio insieme con la voce, è la parola che
penetra nell’udito. È in questo senso che Giovanni ha annunziato il Cristo.
Vediamo dunque
ciò che annunzia la voce a proposito della parola. Essa dice: Preparate la via al Signore.
Quale strada
dobbiamo noi preparare al Signore? Si tratta di una strada materiale? La parola
di Dio può forse seguire una simile strada? O non bisogna invece preparare al
Signore una via interiore, e disporre nel nostro cuore delle strade dritte e
spianate?
È attraverso
questa via che è entrato il Verbo di Dio, e prende il suo posto nel cuore umano
capace di accoglierlo.
Grande è il
cuore dell’uomo, spazioso, capace, sempreché sia puro. Vuoi conoscere la sua
grandezza e la sua ampiezza? Osserva
l’estensione delle conoscenze divine che esso contiene. È esso che dice: Egli mi ha dato una vera conoscenza di ciò
che è; egli mi ha fatto conoscere la struttura del mondo, le proprietà degli
elementi, l’inizio, la fine e lo svolgersi dei tempi, il cambiamento delle
stagioni, la successione dei mesi, il ciclo degli anni, la posizione degli
astri, la natura degli animali, la furia delle belve, la violenza degli spiriti
e i pensieri degli uomini, le varietà degli alberi e la potenza delle radici
(Sap 7, 17-20). Vedi dunque che non è affatto piccolo il cuore dell’uomo che
abbraccia tutte queste cose. Devi
intendere questa grandezza, non secondo le sue dimensioni fisiche, ma secondo
la potenza del suo pensiero, che è capace di abbracciare la conoscenza di tante
verità.
Come vi ho
detto, non è piccolo il cuore dell’uomo se può contenere tanto. E se non è
piccolo, dato che contiene tante cose, si può benissimo in esso preparare il
cammino del Signore e tracciare un dritto sentiero in modo che il Verbo e la
Sapienza di Dio possano entrarvi.
Preparate una
strada al Signore osservando una condotta onesta, spianate i sentieri con opere degne, in modo che il Verbo di Dio
cammini in voi senza incontrare ostacoli e vi dia la conoscenza dei suoi
misteri e del suo avvento, Egli cui appartengono la gloria e la potenza nei
secoli dei secoli. Amen.
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