Apparizione dell’Icona della Madonna del castello di Almenno
2 (15) febbraio
Nel XIV e XV
secolo Lemine, l’antico comprensorio territoriale già corte longobarda, aveva
raggiunto un’identità topografico-politica definita.
Il suo centro
amministrativo faceva capo a quell’agglomerato urbano, le cui radici risalivano
alla presenza romana nei pressi del ponte di Lemine, che grosso modo
corrisponde all’attuale Almenno San Salvatore.
Alla fine del
XIV secolo, il 26 gennaio 1393, la comunità, nel cui interno si erano formate
le due fazioni contrapposte e reciprocamente ostili dei Guelfi e dei
Ghibellini, si suddivise formalmente nei due comuni di Almenno Superiore e
Almenno Inferiore, rispettivamente guelfo il primo e ghibellino il secondo.
Questi secoli
furono un periodo di lotte fratricide violente e sanguinose tra le due
comunità, lotte che si aggravarono con l’avvento nella bergamasca della
signoria viscontea, di cui erano tradizionali alleati i ghibellini di Almenno
Inferiore.
La guerra
quattrocentesca che oppose Venezia ai Visconti vide impegnate su opposti fronti
le due comunità leminesi ormai separate dagli odi personali che si erano
accumulati e dai lutti e distruzioni che si erano reciprocamente inferti.
La vittoria di
Venezia e dei suoi alleati di Almenno Superiore portò, nel 1443, alla
distruzione di Almenno Inferiore e alla dispersione dei suoi abitanti: uno dei
pochi edifici sopravvissuti fu la pieve.
Dopo la
distruzione di Lemine Inferiore la pieve cadde in uno stato di abbandono
materiale e religioso assoluto, destinata probabilmente a scomparire se non
fosse intervenuto alla fine del XIV secolo un intervento straordinario.
Un
assestamento dell’edificio aveva fatto spostare un muro di rinforzo che copriva
l’affresco di una Madonna col Bambino di cui si era persa la memoria.
La
riapparizione dell’affresco fu ritenuto un evento miracoloso da parte dei
fedeli locali ma anche di quelli delle zone limitrofe, provati dalle faide
fratricide, un segno divino diretto alla riappacificazione della comunità, che
gli attribuì effetti miracolosi.
Notizie tratte da: wikipedia
Tropario della Madonna del
Castello, tono 4
Protezione e soccorso dei
Cristiani, invincibile Regina, Vergine Madre di Dio del Castello, con l’apparizione
della tua icona hai rallegrato la terra di Lemine e la Chiesa di Bergamo,
illuminando tutti i suoi fedeli figli; per questo noi ti rivolgiamo con zelo il
nostro rendimento di grazie, prostrati davanti alla tua mirabile icona gridiamo:
Salvaci, o nostra Signora del Castello, e concedi la pace ai tuoi servitori!
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