Breve storia dell’icona
myrovlita della Madre di Dio
“Addolcimento dei cuori
malvagi” di Mosca
Traduzione a cura di ©
Tradizione Cristiana
Tra le copie della famosa e
miracolosa icona della Madre di Dio “Addolcimento
dei cuori malvagi” gode attualmente di speciale venerazione l’icona
myrovlita che si è manifestata in Russia alla fine del XX secolo e ha acquisito
fama internazionale. Attualmente, la santità delle prove e l’abbondanza dei
miracoli che accadono, come l’effusione di myron e l’influsso della forza
spirituale non hanno eguali.
Questa icona è una
normalissima icona stampata su carta, che come tantissime altre è stata
acquistata presso l’ordinaria bancarella di una chiesa. Il 3 Maggio 1998 la sua
proprietaria, Margarita Vorobyov ha riferito che sulla superficie dell’icona
stillava myron. Questi fenomeni di effusione di myron e profumo si sono ripetuti
più volte.
Il 12 Agosto 2000 sulle braccia e sul collo della
Vergine apparvero come delle piccole piaghe e sulla spalla sinistra sangue
limpido. Presto si diffuse la notizia dell’affondamento del sottomarino nucleare
“Kursk”. Furono giorni di lutto universale, e verso il 21 novembre 2000, il
giorno di San Michele Arcangelo, sull’icona per la prima volta ha cominciato a
scorrere un rivolo di sangue che poteva essere raccolto su un batuffolo di
cotone. Da allora l’icona oltre a effondere myron e sanguinare è stata
accompagnata da una ininterrotta fragranza.
Per custodire questa
preziosa immagine è stata costruita una cornice reliquiario, ed è stata
edificata una chiesa nel villaggio di Bachurin nei pressi di Mosca. Oggi,
l’arrivo di questa icona è atteso in tutto il mondo. Ha già visitato molte
diocesi in Russia ed è stata più volte all’estero – in Bielorussia, Repubblica
Ceca, USA, Australia, Ucraina, sul Monte Athos, in Germania… Molte persone con amore e
riverenza si recano a venerare l’immagine della Regina del Cielo, e sono stati
testimoni di casi di guarigione, sperimentando un senso di particolare gioia
spirituale.
Attraverso i miracoli
compiuti dall’icona “Addolcimento dei cuori malvagi”, le persone sono rafforzate
nella fede, e molti si stanno rivolgendo al Signore. L’icona della Madre di Dio,
come la predicazione e i miracoli operati dagli apostoli, predica la fede
ortodossa. Inoltre svergogna le accuse degli atei e delle sette che paragonano
le icone agli idoli. L’effusione del fragrante profumo e del sangue dicono alla
gente che l’icona miracolosa è viva, e attraverso di essa possiamo toccare il
suo prototipo, che è la stessa Regina del Cielo, nostra Patrona e Ausiliatrice,
Consolatrice e Soccorritrice.
Nei giorni 27-29 gennaio
2009, l’icona myrovlita della Madre di Dio “Addolcimento dei cuori malvagi” si
trovava nella chiesa di Cristo Salvatore, la Cattedrale di Mosca presso il
Concilio locale della Chiesa Ortodossa Russa. Innanzi ad essa e alla miracolosa
icona della Madre di Dio Teodoroskaja, si è svolta l’elezione del Patriarca di
Mosca e di tutta la Russia Kirill.
L’immagine miracolosa
“Addolcimento dei cuori malvagi”, che effonde myron e sangue, addolcisce davvero
l’amarezza, la rabbia, i cuori indifferenti e freddi. La Madre di Dio attraverso
la Sua icona riversa su di noi la grazia abbondante del Santo Spirito, che
illumina le nostre anime ottenebrate dalle passioni, le ammorbidisce, e concede
la conversione del cuore. Il miracolo della effusione di myron e sangue dalla
miracolosa icona converte le persone dalla droga dell’ateismo e
dell’incredulità, conducendo molti alla fede. La gente sembra svegliarsi dal
torpore spirituale rivolgendo il cuore a Dio, glorificando la nostra Regina
celeste la Madre di Dio:
Радуйся, многоскорбная Мати
Божия, печаль нашу в радость претворяющая!
“Rallegrati, Madre di
Dio addolorata, trasforma il nostro dolore in gioia!”
La venerazione della
Madre di Dio “Addolcimento dei cuori malvagi” in Italia
Icona della “Madonna del Don”nel Santuario dei Padri Cappuccini di Venezia – MestreUna delle copie della miracolosa icona della Madre di Dio “Addolcimento dei cuori malvagi” è oggetto di particolare venerazione in Italia, dove è conosciuta come la “Madonna del Don”.Durante la Grande Guerra Patriottica[1], a sud della regione di Voronezh, in una zona conosciuta come Belogorije (sulla riva destra del fiume Don vicino alla città di Pavlovsk), battaglioni di alpini italiani combattevano a fianco dei nazisti che avevano invaso il suolo della Russia.Nella seconda metà del dicembre 1942 i soldati del tenente Giuseppe Perego trovarono tra le macerie di una casa distrutta dai bombardamenti un’icona della Madre di Dio “Addolcimento dei cuori malvagi”, che consegnarono al loro cappellano militare – padre Policarpo di Valdagno.Secondo gli abitanti, l’icona veniva dal monastero della Resurrezione di Belogorskog vicino a Pavlovsk. Gli italiani la chiamarono “Madonna del Don” (Донская[2] Мадонна).Dopo l’avanzata delle truppe sovietiche nel gennaio 1943, i superstiti delle truppe sconfitte lasciarono i confini della Russia per ritornare nelle loro rispettive patrie. Padre Policarpo portò con sé in Italia la “Madonna del Don”, a Mestre (Venezia) dove per custodirla venne costruita una cappella, che ancora oggi è luogo di pellegrinaggio per parenti e amici dei soldati italiani caduti in Russia durante la seconda guerra mondiale.Dal 1974 le Sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini offrono a turno l’olio per le lampade votive che ardono ininterrottamente davanti all’icona.Il 13 ottobre 2002, con l’atto di affidamento, l’icona della Madonna del Don è divenuta protettrice degli alpini.
[1] La Seconda Guerra Mondiale.[2] Da non confondere con l’omonima icona detta Donskaija, celebrata il 19 agosto.
dal sito: http://tradizione.oodegr.com/
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